Casa M+F&m

Tipologia: Abitazione unifamiliare

Dimensione: Volumetria 838,90 mc

Cronologia: Progetto 2017-Realizzazione 2018-2019

Segni particolari: Ricostituzione del tessuto urbano tramite la reinterpretazione del preesistente “Brolo”

L’idea:

Il progetto si propone come reinterpretazione del tessuto urbano della cittadina. Tessuto scandito un tempo dagli antichi “broli”.
Gli stessi che oggi Emergono qua e là, tra i palazzi di epoca recente, aree verdi private dalla caratteristica forma allungata; destinati ad orto e frutteto, che si sviluppavano sul retro delle abitazioni fronteggianti la via pubblica.

Il Brolo veniva delimitato, sui 3 lati non edificati, da muri in sasso di fiume; costruiti alti “quanto bastava” per racchiudere la proprietà in un microcosmo: all’interno si svolgeva la vita privata del nucleo familiare, in contrapposizione a quella pubblica lungo la strada.
Le piante rampicanti e le fronde degli alberi da frutto emergenti dai muri, lasciavano solo l’idea di cosa potesse esserci oltre;

A volte, i muri di sasso, confinavano con una strada di passaggio pubblico; ed ecco che allora su questo fronte chiuso si apriva un accesso pedonale, talvolta di pregevole valore storico-culturale sulla strada che dava alla campagna.
È proprio a partire dalle considerazioni su questa sorta di “genius loci” che nasce l’idea del progetto: la forma dell’edificio precedente, viene modificata fino a consentire la mimetizzazione del manufatto nel tessuto urbano, creando la giusta contestualizzazione e dialogo con il centro storico.

Una costruzione che si presenta prevalentemente ad un unico piano, con altezze proporzionate agli originari muri in sasso; l’affaccio sull’antica strada di campagna, in particolare, è dato della reinterpretazione di quanto doveva essere visibile nel passato. Un fronte continuo che viene sfalsato (tramite un gioco compositivo di copia del muro esistente) per formare il varco della porta di accesso, a riferimento degli antichi accessi pedonali.

Mentre gli orti ed i frutteti vengono in parte mantenuti ed in parte “traslati” verso l’alto, attraverso la formazione di un “brolo pensile” (tetto a giardino) ove qua e là sporgono specie arboree a ricordo di quanto avveniva in passato.
Il lotto stesso ritrova la sua originaria conformazione, ed il collegamento al contesto storico viene soddisfatto.