Passive house, l’inizio della storia
Il protocollo Passive house è idealmente la madre di tutte le certificazioni seguenti. Un edificio Passivo, consente di ridurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale ed estiva fino al 90% rispetto a un edificio esistente e circa il 75% rispetto a nuove costruzioni.
Il concetto di edificio passivo risale alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso.
Le case passive impiegano in modo efficiente i numerosi apporti gratuiti garantiti dall’energia del sole e dalle fonti di produzione del calore interne quali gli elettrodomestici e le attività umane, questi risultati si ottengono grazie all’eccellenza della coibentazione termica e del recupero del calore tramite la ventilazione meccanica controllata, mentre i sistemi di riscaldamento convenzionali non sono necessari.
Oltre al risparmio energetico, si ha anche un netto miglioramento del comfort grazie all’equilibrio delle temperature superficiali interne dell’edificio.
I benefici che derivano sono:
- la salubrità e il comfort degli ambienti
- un notevole risparmio energetico
- un comfort interno elevato
- una riduzione delle spese di costruzione legate all’impiantistica
- riduzione dei costi di manutenzione e di sostituzione degli impiantisti
- il mantenimento nel tempo del valore dell’immobile